Le chiuse artificiali

Nell’ultima decina d’anni, prestando ascolto a famiglie in situazioni disagevoli, mi sono accorto di quanto la forma più diffusa di malessere sia spesso legata all’impossibilità di percepire Amore o Affetto, al non sentirsi Amati: eppure, mi dicevo, l’Universo è pieno di Amore come una spugna gettata nel mare è imbevuta di acqua.
L’Universo è pieno di Amore, questo è quanto ho sperimentato nelle meditazioni più profonde, nelle veglie di preghiera silenziosa (grazie, Taizé), durante indimenticabili sessioni di Reiki o ancora ricercando un contatto autentico con la Natura: così è accaduto a me e così è accaduto anche a molte altre persone con le quali ho condiviso tali esperienze o con cui ho semplicemente avuto, su questi stessi temi, il piacere di confrontarmi.
Al contempo riconosco, rispetto e do valore al vissuto di tutti coloro che questo Amore non riescano a percepirlo, lasciarlo fluire nel loro quotidiano.
Provando a ripercorrere le esperienze delle persone incontrate lungo il cammino (e riguardando anche la mia, non certo priva di avvallamenti) ho cercato di visualizzare quali possano esser gli ostacoli, le barriere, al fluire ed al percepire questo sentimento di Amore Universale.

Sono emerse dal mio riflettere queste provvisorie e sintetiche conclusioni:
1. la direzione di Vita intrapresa dalla persona non è in armonia con il suo percorso spirituale: la persona stessa non ne è del tutto consapevole oppure ancora non dispone degli strumenti necessari per il «cambio di rotta»
2. la visione sulle piccole cose del quotidiano è «contaminata» da sentimenti ostili nei confronti del prossimo, spesso per interpretazione fuorviante dei comportamenti altrui (interpretati unilateralmente, senza una costruttiva verifica di persona)
3. disumana (passami l’aggettivo) frenesia del quotidiano, che porta la persona a non disporre più del Tempo necessario per ascoltar la sua Voce Interiore (che, quando ancora non contaminata da pensieri o false convinzioni, sa mostrar la sua benevolente Natura)

Mi chiedo se sia capitato anche a te, caro/a lettore/trice, di incontrare uno di questi blocchi durante il tuo cammino: se così è, se quanto scritto sopra ha in qualche modo risuonato in te, vorrei tu sapessi che è possibile veder tali barriere sgretolarsi come fa la sabbia bagnata, asciugandosi al Sole.
Sentiti parte di una umanità che perfetta non è, prendi lentamente consapevolezza del fatto che se sei giunto fin qui, saprai allora anche disporre della chiave per riaprire la porta a quell’Amore di cui hai letto in apertura d’articolo.
Articolo che si chiude riprendendo il suo stesso incipit: nell’ultima decina d’anni, prestando ascolto a diverse famiglie in situazioni disagevoli, mi sono accorto di quanto la forma più diffusa di malessere sia spesso legata all’impossibilità di percepire Amore o Affetto ed ho anche toccato con mano come, ognuno a suo Tempo, le persone siano in grado di ritrovare la loro personale strada per rimettersi in contatto con quel Sentimento Universale che tutti ci accumuna, che tutti rende umani.

Per approfondire, qui i miei contatti: ti ringrazio del Tempo che hai dedicato a questa lettura.

NOTA: articolo originale pubblicato qui.

“A contatto con Natura ed Emozioni” – un evento all’aperto per Te!

Benvenuto/a,
in questo articolo troverai maggiori informazioni sull’evento che avrà luogo in data Sabato 18 Settembre (clicca qui per vedere la locandina in PDF).
Questo periodo dell’anno richiede talvolta un impegno significativo: la conclusione dell’estate rappresenta in molti casi la ripresa della solita “routine”, un periodo forse un po’ pesante che puoi però trasformare (usando i giusti strumenti) in una ripartenza confortevole ed arricchente per la tua Vita.
L’intenzione con cui io e Loredana abbiamo pensato la giornata del 18 Settembre è proprio questa: aiutarti a scoprire qualche utile strumento in più per riprendere il tuo personale cammino nel mondo.

“…affinchè tu possa dedicarti del tempo per ritrovarti ed accoglierti…”

Le attività pianificate svilupperanno in sequenza affinché, con armonia, tu possa dedicarti del tempo per ritrovarti ed accoglierti a partire dal tuo mondo interiore (le tue emozioni ed il rapporto con te stesso/a) per andar poi verso l’esterno, verso il mondo in cui ti muovi e con il quale ti relazioni.

Che tu possa così acquisire maggior consapevolezza sulle spinte interiori che ti portano nel mondo, sulla direzione in cui esse ti muovono e sulla tua personale percezione di tutto questo nell’incontro con l’altro/a.

Per raggiunger tale scopo a partire dalle 10 di mattina abbiamo pianificato una serie di laboratori, collegati tra loro in sequenza, che andranno a concludersi alle 18 pomeridiane (se ti stai chiedendo della pausa pranzo ti informiamo che sì, grazie alla gustosa cucina della ROSBettola ci sarà anche quella, ed il costo del pranzo è incluso nel prezzo!).

L’evento si svolgerà all’aperto, nella splendida cornice di Rosbella: abbiamo pensato ad un numero chiuso (massimo 8 partecipanti) per poterti seguire al meglio in questo tuo cammino verso te stesso/a e verso il mondo.
(In caso di maltempo spostiamo l’evento nel porticato sotto l’ecomuseo della castagna, a Parco Marquet: ti comunicheremo per tempo come gestiremo il pranzo in quest’eventualità).

Per riservarti un posto, o per aver risposta ai tuoi dubbi/domande, cliccando qui trovi i nostri contatti.

Nell’abbraccio della Natura bovesana, delle sue colline e delle sue montagne, siamo già pronti ad accoglierti.
Enrico & Loredana.

(P.S: un grazie di cuore alla ROSBettola per la disponibilità, accoglienza e collaborazione!)

Un insegnamento tra Gestalt e Buddismo

[Nota: articolo originale pubblicato da Enrico qui]

Un aspetto della scuola della Gestalt ad avermi sempre affascinato è la teoria della Figura-Sfondo.
Questa teoria osserva le esperienze percettive che, con i differenti sensi, vivi nelle tue giornate: da ciascuna di queste esperienze emerge una immagine globale in cui trovi una Figura per te particolarmente rilevante mentre tutto il resto viene identificato come Sfondo.
Nelle tue esperienze percettive avrà quindi maggior risalto una Figura specifica mentre tutto il resto resterà sullo Sfondo: questo poiché la Figura ha più energia dello Sfondo, è in primo piano, rappresenta ciò che in una scena ti interessa.
Lo Sfondo, al contrario, può esser sia tutto ciò che non ti interessa sia ciò che dai per scontato.
Posso farti un esempio?
In questo momento, mentre stai leggendo il mio sito web, lo Sfondo è la sedia che ti sorregge (alla quale probabilmente neanche pensavi fino alla lettura di questa riga) mentre la Figura è l’articolo che, mi auguro, sta catturando il tuo interesse.
Sei tu a scegliere Figura e Sfondo e, in ogni tuo atto percettivo, questa tua scelta cambia il significato dell’atto percettivo stesso.

“Le cosiddette illusioni ottiche sono piuttosto inflazionate quando si parla di Figura e Sfondo in Gestalt …”

Le cosiddette illusioni ottiche sono piuttosto inflazionate quando si parla di Figura e Sfondo in Gestalt (vedi immagine a fianco), per questo vorrei portarti un altro esempio: se ti trovi in montagna e hai parecchia sete, l’immagine di una sorgente (Figura) emergerà per te molto probabilmente dal paesaggio montano (Sfondo).
Questo esempio per dirti quanto l’individuazione di una Figura dipenda da un tuo bisogno ed anche quanto questo tuo bisogno possa esser influenzato dalla Figura: nell’esempio di cui sopra, infatti, la Figura della sorgente influisce sul tuo bisogno nella misura in cui vederla acuisce la tua sete.
Se lì in montagna, vicino a te assetato/a, si trovasse invece un fotografo paesaggista per lui la Figura diventerà la cima da fotografare mentre la sorgente per te così importante cadrà per lui nello Sfondo.

Ricorda:

  • sei tu a scegliere Figura e Sfondo in ogni tuo atto percettivo
  • l’individuazione di una Figura dipende da un tuo bisogno
  • il tuo bisogno può esser influenzato dalla Figura

Bene, fin qui una breve introduzione su alcuni dei concetti inerenti alla teoria della Figura-Sfondo nella Gestalt: e questo cosa ha a che fare con il buddismo di cui nel titolo dell’articolo?

La risposta mi è giunta da una recente lettura che vado qui a citare (link del libro e fonte al fondo dell’articolo): “anche se sei immerso nella sofferenza, l’energia che cura la tua vita è già pronta, è già presente nel regno invisibile delle possibilità. Devi solo attivarla o (come direbbero i fisici quantistici) osservarla per renderla reale, cioè sceglierla, accettarne l’esistenza”.

Potresti quindi, se lo desideri, provare a fare attenzione alle Figure emergenti dagli Sfondi delle tue quotidiane esperienze percettive: a cosa scegli (più o meno consapevolmente) di dare importanza?
Presta attenzione a quali Figure la tua mente metta in risalto rispetto allo Sfondo e chiediti quanto facciano stare bene te o chi ti sta vicino.
Sei tu a scegliere Figura e Sfondo e, in ogni tuo atto percettivo, questa tua scelta cambia il significato dell’atto percettivo stesso: puoi allenare, educare la tua percezione (e le tue emozioni, che la guidano dal profondo) a far emergere Figure piacevoli, benevole, arricchenti.
Ascoltati, osservati: è il primo passo per iniziare a volerti bene.

[Vuoi saperne di più? Trovi qui i miei contatti]

· Fonte del testo nel virgolettato: Giuseppe Cloza – “Lifefulness – La pienezza della vita attraverso il Buddismo” – Ed. Giunti

Serate di porte aperte (con omaggio incluso)!

Lo studio Arcieri di Luce si è affacciato al mondo meno di un mese fa e, in queste settimane, abbiamo notato fossero tanti l’interesse e la curiosità di sapere qualcosa in più sul progetto: ringraziamo quindi in modo particolare tutti voi che avete chiesto, vi siete informati, siete venuti a trovarci e ci avete dato fiducia partecipando alle nostre prime attività!

Nell’accogliervi e nel parlarvi ci siamo accorti come non sia sempre immediato spiegare cosa facciamo (o come lo facciamo): gli strumenti che mettiamo a disposizione non sono pochi ed alcuni di questi, inoltre, ancora poco conosciuti.

Personalmente, quando mi capita di scambiare qualche battuta in più sull’argomento, con il mio piemontese impreciso rispondo alla domanda “ma quindi cos’è che fai esattamente?” con un semplice “il ciapasagrin”  (“l’acchiappapreoccupazioni”, nota di Enrico): questo anche a ricordare, e ricordarmi, quanto possa far bene un po’ di sana autoironia di tanto in tanto.

Sull’argomento “ciapasagrin” vorrei scriver qualcosa in più prossimamente: torno quindi all’obiettivo di questo articolo scrivendoti che, se la definizione piemontese non dovesse bastarti, abbiamo pensato di promuovere 3 serate di porte aperte al fine di accogliere sia chi volesse saperne di più (a parole) sia chi volesse provare (con tanto di buono sconto che verrà omaggiato in tali serate) uno dei servizi offerti.

Le serate scelte (dalle ore 18 alle ore 22) cadono in data di:

  • giovedì 19 agosto
  • sabato 21 agosto
  • domenica 22 agosto

In quei giorni, infatti, la nostra cittadina è in festa!
Tanti sono gli eventi che Boves offre a fine Agosto (maggiori info sul sito del Comune): l’apertura serale del nostro studio non poteva quindi avvenire in data migliore!

Ci troverai, come sempre, pronti ad accoglierti: ad ascoltarti, fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno e (ultimo ma non ultimo) regalarti un buono sconto (del 20% almeno!) per provare uno dei nostri servizi.

Cliccando qui puoi scaricare la locandina (PDF, 800 Kb circa) dell’evento di porte aperte: se oltre a quanto riportato in locandina volessi altre informazioni, non esitare a scriverci o chiamarci – qui trovi i nostri contatti.

Ti aspettiamo, allora, in queste fresche serate d’Agosto! ??

Reiki e Counseling: da Usui a Rogers, un arricchente incrocio di percorsi

(Nota: articolo in originale pubblicato qui)

 

Il cammino verso la conoscenza di uno strumento, di una tecnica, procede per quella che è la mia esperienza attraverso un lento affinamento quotidiano: tendo a sentire lontani concetti quali “la piena padronanza”, il “sentirsi arrivati”.
Ricordo accadde già qualche anno fa, nel campo della fotografia: sapevo di non esser più agli inizi, annotavo progressivi miglioramenti quotidiani ma (consapevole la strada intrapresa non avesse fine) portavo in me questo sentire d’esser “sempre in cammino”.

La bellezza del sentirsi in cammino, in lento arricchimento quotidiano, mi accompagna ancora oggi tanto nelle Arti Visive quanto nelle pratiche della Consulenza Relazionale e del Reiki.
È un concetto che ritrovo inoltre anche nella scuola di Reiki scelta, Komyo ReikiDo, che ha come motto:

誉められても, (anche se lodato),
貶されても, (anche se criticato),
平然と歩め, (con calma prosegui il cammino),
歩め! (prosegui il cammino, vai!)

In cammino, semplicemente, senza che critiche troppo aspre rallentino il tuo incedere o lodi gonfino il tuo ego.
In cammino, oggi un po’ più in là di ieri, ascoltando la tua “Voce Interiore” per confermare la direzione scelta ad ogni passo:
per modularne l’andatura, allineandola al tuo sentire.
In cammino, sapendone apprezzare ogni giorno l’esperienza: un’esperienza che, interiorizzata, avrà peso specifico maggiore di idee, introietti, autoconvinzioni limitanti.
In cammino come a casa, poiché il cammino diviene familiare quando gli incroci che ti presenta riescono ad esser da te letti come conferme: come opportunità di arricchimento, piuttosto che vincolanti scelte da compiere.

 

“Il cammino diviene familiare quando gli incroci che ti presenta riescono ad esser da te letti come conferme, come opportunità di arricchimento”

Così è accaduto, percorrendo la via del Counseling e quella del Reiki, di lasciarmi sorprendere da piacevoli e fertili intersezioni tra questi due strumenti: di un paio di queste, riguardanti la sospensione del giudizio e l’empatia, vorrei parlarti oggi.

Il giudizio è visto nel Counseling come una tra le più grandi barriere alla comunicazione, al “contatto” con il Cliente.
La propensione al facile giudizio (secondo la lettura di Carl Rogers) ha le sue radici nel timore che, accettando incondizionatamente l’altro, possa avvenire un cambiamento anche in noi stessi: si giudica, quindi, per non correre il rischio che l’incontro con l’altro possa in qualche modo cambiarci, portarci a rivedere valori, prospettive o sicurezze acquisite.
Quando sospendo il giudizio nei confronti di chi ho di fronte apro quindi da un lato la strada all’empatia e, dall’altro, stimolo la forza di autorealizzazione che già esiste nella persona con cui mi sto relazionando.

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Ti invitiamo all’inaugurazione!

Tutto è (ormai quasi) pronto!

Tanto cammino sta iniziando a dare i suoi frutti: abbiamo finalmente un luogo fisico in cui mettere al tuo servizio le nostre personali competenze e sensibilità – prende quindi forma, in questo mese di Luglio, lo studio di Consulenza Relazionale “Arcieri di Luce”.

Il posto che abbiamo trovato è un confortevole ed accogliente spazio dalla posizione strategica: a partire dalla scorsa Primavera è iniziato un lavoro di progettazione, creazione, ridefinizione che ha portato la nostra intenzione iniziale a concretizzarsi, prendendo forma proprio come da tempo desideravamo.

Crediamo molto in questo progetto e, nonostante il periodo impegnativo, ci abbiamo investito molte energie per sperimentare così ancora una volta come la Vita, quando ci si muove per il bene comune, venga a modo Suo in aiuto.

Ora che i lavori sono in dirittura d’arrivo, non ti resta che venirci a trovare!
Ti accoglieremo a Boves, in via Ferruccio Ferrari 8, nella nostra “nuova, piccola, magica realtà lavorativa” per presentarti al meglio tutte le attività da noi proposte a chi voglia iniziare un bel Viaggio alla (ri)scoperta di Sè!

L’invito è a partecipare all’inaugurazione nelle date proposte:
Venerdì 16 luglio 2021 – dalle ore 18.30
Sabato 17 luglio 2021 – dalle ore 11.30

Che aspetti?

Noi ci siamo, più uniti e carichi che mai!

Enrico & Loredana

Avviso inizio attività

Stiamo lavorando per prepararci all’inizio delle attività che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi.
Seguici comunque qui sul sito, in quanto prossimamente verrà pubblicato in anteprima un calendario eventi.
Let’s keep in touch!