“Siamo stati amati abbastanza da riuscire a sopravvivere,
ma non abbastanza da sentirci integri”.
Peter Shellenbaum
I surrogati a cui si riferisce il titolo dell’articolo sono quelle strategie che inconsapevolmente puoi aver messo in atto se, già nell’infanzia, hai sentito di non aver ricevuto sufficiente Amore: di questi sostituti è importante tu ti faccia consapevole per evitare di restare in una confusione che potrebbe, nel tempo, mettere a dura prova le tue relazioni.
Quali sono, dunque, i due principali surrogati dell’Amore?
⚠️ Dicembre 2024: il libro è stato rivisto in una terza edizione rinnovata in ogni aspetto, più corposa ed arricchita di nuovi contenuti. ⚠️
“Radici: storia approfondita del metodo Reiki” è il frutto di un intenso lavoro di ricerca finalizzato a:
far ordine sulla storia del Reiki, ripulendola dai tanti elementi inaccurati e dandole coesione;
approfondire quei passaggi (spesso trasmessi in modo sbrigativo) che meriterebbero maggiori attenzioni poiché importanti per comprendere come il Reiki si sia sviluppato nel tempo, tra continenti diversi.
II risultato ti offre una visionechiara e coesa sulle origini del Reiki, ripulita dalle imprecisioni che ancora circolano sull’argomento e curata nella forma, in modo che leggerla sia al contempo piacevole ed arricchente.
Quanto trovi nel libro è una storia avvincente che attraversa più di un secolo e ti permette di risponder a domande quali:
il Reiki Ryoho inizia davvero con Usui o era già presente in Giappone, in altre forme?
Mikao Usui è nato proprio il 15 agosto o andrebbero riviste le date?
come è composta la famiglia di Usui e come arriva, questi, alla meditazione sul monte Kurama?
come sono venuti a conoscenza del Reiki personaggi fondamentali quali Hayashi, Takata e Yamaguchi?
con che princìpio di fondo si è sviluppato il Reiki?
com’era questo metodo alle sue origini ed in cosa, nel dettaglio, si è modificato diffondendosi in occidente?
quale è il significato dei kanji più importanti del metodo Reiki?
…e tante altre ancora!
Tornare alle origini del Reiki (risalendo solo a fonti attendibili) è a mio parere un cammino imprescindibile per chiunque desideri andare nel profondo di questa pratica di meditazione, riequilibrio energetico e crescita spirituale: la ricompensa, oltre alla chiara visione globale acquisita, è anche un sentimento di appartenenza ad una grande famiglia alla continua riscoperta di una profonda connessione con l’Universo e le sue forme di vita.
Come mai faccio così fatica a «lasciar andare» quella persona?
Te lo sei forse già chiesto, nel corso della tua esperienza di Vita?
Le risposte possono essere tante e dalle sfumature differenti: qui, per sintesi, riporto le tre maggiormente probabili (possibile che, in una di queste, possa ritrovarti anche tu).
Caso 1: la paura dell’abbandono.
Quando ti parlo di paura dell’abbandono mi riferisco all’incapacità di lasciar andare l’altra persona per timore della solitudine che ne conseguirebbe: un po’ più nel profondo, è come ammettere una parziale incapacità nel procedere in autonomia.
Lo spunto di riflessione che ti pongo è: hai saputo mantenere una tua identità autonoma nel corso della relazione?
Oppure, caso contrario, hai sfumato i confini della tua persona fino a perderti nell’altro?
In questo secondo caso è possibile che una parte di te vada ora ritrovata, forse anche ricostruita: è quella parte di te che, fondendosi con l’altro, si è smarrita nel corso della relazione.
L’intima fusione non è di per sé da evitare ma, anzi, può essere funzionale se limitata a pochi e definiti istanti: uno «smarrimento temporaneo», circoscritto a quegli attimi in cui l’intimità è particolarmente intensa.
Uno «smarrimento» che presto cessa, per ridefinire l’individualità delle due persone in relazione: due identità che scelgono di camminare e crescere insieme, divenendo una cosa sola per pochi attimi di tanto in tanto e, per il restante tempo, mantenendosi definite nelle loro singolarità.
Se senti questa situazione ti risuoni potresti chiederti: «Quale parte di me ho sentito dissolversi nella relazione con l’altro, e come potrei ora ricostruirla?»
Caso 2: la convinzione di poter cambiare il prossimo.
Questo accade quando la difficoltà nel «lasciar andare» è nutrita dalla profonda convinzione che l’altra persona, prima o poi, potrebbe cambiare per avvicinarsi all’ideale che le chiedi (ed a quel punto, quindi, la relazione potrebbe procedere).
Facciamo chiarezza su un aspetto importante: ogni persona ha in sé un potenziale evolutivo che potrà mettere più o meno in gioco, in corso di Vita, a seconda della propria motivazione personale.
La decisione di metter in gioco quel potenziale è, però, esclusivamente personale: la persona può avviare un processo di crescita che porti ad un cambiamento duraturo solo se davvero lo sente e lo desidera, in prima persona.
Un cambiamento indotto da una tua richiesta potrebbe anche fortuitamente avvenire ma non sarà che temporaneo, di breve durata: se è stato «forzato dall’esterno» quel cambiamento si mostrerà già nel breve periodo reversibile, portando la persona ad essere nuovamente quella di prima, cioè se stessa.
È necessario quindi riconoscere la nostra impotenza nel forzare un cambiamento evolutivo e permanente in un altro individuo: l’augurio è che, in questo processo, possa aiutarti la domanda che ti lascio qui a seguire. «Quanto riesco ad accogliere di quella persona e, soprattutto, come posso comunicarle in modo costruttivo ciò che fatico ad accettare?»
Caso 3: la relazione come opportunità di crescita.
Qui la premessa da tener a mente è che una relazione porti con sé un grande potenziale evolutivo: l’altra persona è infatti in grado di farci involontariamente da specchio, rendendoci così consapevoli delle nostre criticità, delle nostre ombre, dei nostri «spigoli da smussare».
Presa coscienza di quanto scritto qui sopra, potrebbe palesarsi il pensiero di voler restare in relazione con l’altra persona poiché questo mi aiuterà ad evolvere.
Tale evoluzione, però, dovrebbe essere un processo naturale, che avviene quando entrambe le persone scelgono di stare vicine l’una all’altra, alla giusta distanza: una distanza che, appunto, permetta loro di crescere ed evolvere.
Se mi concedi una metafora presa in prestito da Madre Natura, anche l’albero ha bisogno del Sole per far maturare i suoi frutti e, come scritto sopra, ha bisogno che il Sole sia alla giusta distanza: non troppo vicino da bruciare e non troppo lontano da smarrire il suo calore.
Maturati quei frutti, l’albero accoglie poi il fatto che il Sole se ne vada per lasciar spazio all’Autunno: in questo processo vedo nella figura dell’albero una sorta di fiducia, ovvero la fiducia che il Sole gli resti vicino fino a quando lui ne avrà bisogno per far maturare i suoi frutti. Sull’esempio dell’albero, puoi trovare quella fiducia anche tu?
La fiducia che se hai bisogno del Sole per maturare, questi non se ne andrà prima del tempo (e che, quando se ne andrà, sarà forse perché ha già agito in te la sua magia).
A te, a quel punto, non resta che accogliere l’Autunno, guardando ai frutti che nel frattempo sono maturati.
Il focolare è un accogliente luogo di comunione e condivisione:
è un luogo di tepore, quando fuori fa freddo.
Un luogo in cui sentirti a casa: dedicarti del tempo, ritrovarti.
Qui, nello spazio di Arcieri di Luce, io e Loredana abbiamo sentito di ricreare un tempo in cui tu possa sperimentare quella sensazione d’esser di fronte al focolare: nel concreto, quattro incontri in cui scoprire punti di vista nuovi e funzionali al tuo benessere, su tematiche che toccano l’Animo umano.
Durante gli incontri, con la delicatezza e la sensibilità che sono proprie del nostro lavoro come Counselor, apriremo una condivisione su questi temi:
· Fiducia: lenire e sanare la ferita da tradimento;
· Attraversare l’abbandono: accogliere e confortare il senso di solitudine che segue un distacco;
· Insoddisfazione: riempire quella continua sensazione di «mancanza»;
· Approccio al cambiamento: lasciar andar il passato per accogliere il nuovo.
Ogni incontro sarà coordinato da me (Enrico) e Loredana, Counselor Relazionali.
Il prezzo a singolo incontro è di euro 25 ed è previsto uno sconto se scegli di frequentare tutti e quattro gli incontri.
Queste le date e gli orari di ogni incontro:
· Fiducia: Sabato 23.11 dalle 15 alle 17
· Attraversare l’abbandono: Sabato 14.12 dalle 15 alle 17
· Insoddisfazione: Sabato 18.01 dalle 15 alle 17
· Approccio al cambiamento: Sabato 01.02 dalle 15 alle 17
Per iscriverti, puoi scriverci una e-mail o contattarci telefonicamente: a questa pagina trovi i nostri riferimenti.
In accoglienza, Loredana & Enrico · Arcieri di Luce
Quest’articolo nasce per accogliere una vostra richiesta: quella di conoscere i testi più significativi con cui abbiamo cominciato a maturare l’idea di un percorso che ci ha portati, negli anni, qui ad Arcieri di Luce.
Un processo oggi ancora in atto, poiché riteniamo quello della crescita personale un cammino che sviluppa lungo una vita: un cammino con le sue pause, le sue meraviglie, le sue gioie e le sue erte salite.
Un cammino per il quale i libri che troverai qui sono stati per noi sagge guide e toccanti compagnie: bussole affidabili e muse ispiratrici.
Se siamo qui ad accompagnarti come Arcieri di Luce, in una qualche inquantificabile misura, lo dobbiamo anche a loro.
Con l’augurio che tu possa trovare, tra le loro pagine, qualcosa che ti scaldi il cuore ed illumini il cammino: così, almeno, è stato per noi.
Da Enrico e Loredana, a te dunque l’augurio di una buona lettura ed un cammino in buona compagnia.
Quando ti parlo di bambino interiore, di quella parte dell’inconscio con cui entrambi conviviamo, una curiosità coglie da subito la mia attenzione: il fatto che a questo stesso tema abbiano contribuito tante personalità differenti per contesto storico, formazione o credo religioso.
Ci sono libri scritti da famosi psicoterapeuti, che sottolineano l’importanza di saper accogliere e prendersi cura del proprio bambino interiore: ne parlano inoltre monaci buddisti, poeti del calibro del Pascoli e ne parla anche la Bibbia, nell’affermare «lasciate che i bambini vengano da me, perché il regno di Dio è di chi è come loro».
C’è quindi un qualcosa di ancestrale e profondamente radicato in tutti noi esseri umani se questa stessa tematica, originando da punti di vista così distanti tra loro, arriva ad una conclusione univoca: in ognuno di noi è presente, che ne siamo consapevoli o meno, un bambino interiore che ci accompagna attraverso tutte le stagioni della Vita.
Un bambino interiore che, quindi, resta con te anche nell’età adulta.
«Dalle Stelle a Te», nuova proposta qui ad Arcieri di Luce, è un incontro pomeridiano in cui potrai sperimentare in prima persona come guardare ad un Tema Natale (o «Carta Natale»): come, cioè, l’Astrologia possa fornirti utili chiavi di lettura su di te e sul mondo delle tue relazioni.
Più nello specifico, avrai inoltre l’opportunità di chiedere informazioni sul tuo personale Tema Natale: nel particolare, come dice il titolo dell’articolo che stai leggendo, su quegli aspetti su cui vorresti far Luce.
Sarai tu, a sceglier quali siano.
Il pomeriggio sarà condotto da Loredana ed Enrico, che ti accoglieranno e ti accompagneranno a diffondere un po’ di Luce su quei lati di te che stimolano il tuo interesse o la tua curiosità: un piccolo viaggio che vede nell’Astrologia il punto di partenza e nel Counseling uno strumento efficace per dissipare le ombre. In sintesi, avrai quindi l’opportunità di:
· toccare con mano come funzioni la lettura di un «Tema Natale»;
· chiedere informazioni su alcuni elementi del tuo «Tema Natale» nello specifico;
· far Luce, anche grazie agli strumenti del Counseling, su quell’elemento che ti sta più a cuore, tra quelli emersi. 💛
L’appuntamento è per Sabato 19 Ottobre, a partire dalle ore 15, qui in studio ad Arcieri di Luce.
L’incontro terminerà entro le 18.30 ed ha un costo di 45 euro a persona.
Per prenotare la tua iscrizione, ci puoi scrivere una mail ad arcieridiluce@gmail.com oppure contattarci telefonicamente: qui trovi i nostri contatti.
«Crescita personale» è un termine ormai piuttosto diffuso, così come esistono tanti percorsi di crescita personale, diversi tra loro: ma quale dovrebbe essere la mèta ultima di questi percorsi? Dove dovrebbe condurci, questa crescita personale?
L’esperienza che ho attraversato in questi ultimi vent’anni mi porta a dirti che la crescita personale dovrebbe condurti verso un amore più grande sia nei tuoi confronti e sia, contemporaneamente, nei confronti degli altri.
Questa ritengo sia l’unica mèta della crescita personale: mentre l’amore che provi nei tuoi confronti aumenta per sanare le tue ferite e riempirti il cuore, contemporaneamente ed inevitabilmente aumenta anche l’Amore che provi nei confronti degli altri.
In armonioso equilibrio.
Se con gli anni hai imparato a volerti bene ma, al contempo, il tuo cuore si è indurito verso gli altri, quella non è crescita personale: sembra piuttosto una condanna ad un futuro di rancore e solitudine, dall’alto di un monte su cui hai la percezione che nessun altro abbia saputo elevarsi.
Se invece hai imparato ad amare appieno solo il prossimo, dedicandogli più di quanto possiedi, presto le energie verranno meno e l’epilogo sarà quello di un martire che sceglie per amore degli altri una fine toccante, dimenticandosi però di sé.
Crescita personale, infine, non sono neanche i diplomi da incorniciare, con i quali riempire le mura, l’ego o le soffitte.
Piuttosto, un maggiore amore verso me stesso che è profondamente collegato ed in equilibrio con un maggior amore verso il prossimo.
È chiamata anche «apertura del cuore»: un cuore che si apre equamente in due direzioni, verso l’interno ed anche verso l’esterno. Quanto bene davvero ti vuoi?
Quanto ne vuoi al prossimo tuo, dimostrandoglielo nel concreto?
Se questi due numeri sono oggi uguali tra loro e maggiori di quanto non fossero sei mesi fa allora sì, hai percorso in questi mesi la strada della crescita personale. Tutto il resto, è qualcos’altro.
L’Estate rappresenta forse anche per te un momento di pausa, un respiro dalla «solita routine» che può divenire un’opportunità arricchente per la tua Vita.
L’intenzione con cui io e Loredana abbiamo strutturato la giornata di Domenica 14 Luglio è aiutarti a scoprire qualche utile strumento in più per arricchire con maggior consapevolezza e nuove prospettive il tuo personale cammino nel mondo: far questo a contatto con la Natura e con i suoi elementi, che sapranno accompagnarti valorizzando ciascuna delle attività proposte.
Le quattro esperienze pianificate svilupperanno in armoniosa sequenza affinché tu possa dedicarti del tempo per ritrovarti ed accoglierti, partendo dal tuo personale spazio interiore per andar poi verso l’esterno, verso il mondo in cui ti muovi e con il quale ti relazioni.
Per riservarti un posto (è richiesta prenotazione) o per aver risposta alle tue curiosità, trovi qui i nostri contatti: qui invece il link alla locandina e, sopra in apertura di articolo, il video di presentazione dell’evento.
L’intera giornata ha un costo di 70 euro: il ritrovo è previsto per le ore 9.30 presso il nostro studio e la conclusione delle attività, con rientro in studio, per le 18.30.
Nell’abbraccio della Natura, delle sue colline e delle sue montagne, siamo pronti ad accoglierti.
Ti racconto una storia,
una storia che comincia con uno dei primi ricordi della mia infanzia:
ho poco più di due anni e, appena varcato l’uscio di casa, sgambetto con tutta l’energia che ho in corpo verso un filare di rose che si trova a pochi metri dal condominio in cui abito.
A detta dei miei nonni e dei miei genitori, se sparisco per un attimo alla loro vista mi ritrovano subito «a parlare con le rose davanti a casa» (per citare le parole con cui mi sono sentito più volte descrivere quegli anni).
Oggi, superati da un pezzo i quaranta, ti confesso che anche se ho perso memora di cosa dicessi ai fiori ed alle rose, ricordo però con intensità i fotogrammi di quelle ore passate a dialogare con loro: ne ricordo il profumo, la delicatezza dei petali e, soprattutto, un’intraducibile sensazione d’esser in relazione con quelle forme di Vita all’apparenza così diverse da me. Un’intraducibile sensazione d’esser in intima relazione con Madre Natura.
Nelle quattro decadi trascorse da allora, questa profonda comunione con Madre Natura è cresciuta con me: lo ha fatto accompagnando una costante ricerca sull’essere umano, sulle sue emozioni e sulle sue relazioni (anche con se stesso).
Spinto e motivato da questa ricerca ho attraversato così, anche in età adulta, diversi cambiamenti (uno di questi è stato completare un percorso quadriennale in Counseling, per intraprenderne la professione): in tutto questo, il desiderio d’introspezione e d’approfondire gli studi si è mantenuto in costante ed armoniosa relazione con i cicli di Madre Natura.
Così nasce «Alla Luce delle Stagioni», che si presenta sia come libro e sia come percorso di autoconoscenza: in entrambi i casi, poggia le sue basi su studi ed esperienze cominciati molti anni or sono ed in corso ancora oggi.
Il postulato di base è che conoscersi con amorevolezza sia un processo che renda piena la Vita e che, tra la più arricchente delle letture che tu possa compiere, ci sia quella che ti porta a «leggerti dentro».
«Alla Luce delle Stagioni» è l’esperienza di quanto si «legga meglio», alla luce di Madre Natura: un’esperienza che ora sono pronto a trasmetterti, a condividere con te. È il contributo di Madre Natura, alla lettura ed alla conoscenza di te.
Un cammino a tappe, per un cambiamento che resta.
Per saperne qualcosa in più, senza impegno alcuno, ti invito a scrivermi o chiamarmi: risponderò volentieri ai tuoi dubbi o curiosità in merito, data la passione che da anni mi muove verso questo progetto che, con la sua Luce, oggi si affaccia finalmente al mondo. Enrico.