Ci sono situazioni nelle quali qualcuno si rivolge a te con tono arrabbiato, senza che tu abbia fatto consapevolmente nulla per causare quel suo stato d’animo: è chiaro che in tali circostanze la tua parte logica già sappia che quella rabbia non sia realmente indirizzata a te ma, al contempo, la tua parte emotiva ne è inevitabilmente toccata, scossa.
Forse, talvolta, anche ferita. 💔
(Siamo umani, in fondo).
Come fare, allora, affinché la logica consapevolezza che già possiedi (ovvero “quella rabbia non è realmente indirizzata a me”) vada a sostenere anche la tua parte emotiva?
Mi viene in mente una sequenza che può esser d’aiuto: tratta dal primo film Matrix, ritrae il protagonista Neo intento a fermare in aria dei proiettili che stavano andando nella sua direzione. Neo ne osserva uno da vicino, lo scruta, poi li lascia cadere tutti.
![](https://i0.wp.com/arcieridiluce.com/wp-content/uploads/2022/01/OUTLINE2.png?resize=426%2C426&ssl=1)
Lasciando da parte la reale trama di Matrix ti chiedo ora, con un po’ di fantasia, di immaginare Neo a soffermarsi su quel singolo proiettile con la profonda consapevolezza che quegli spari non siano realmente indirizzati a lui: ed in quel momento, come per magia, tutti i proiettili cadono a terra.
Sostituendo nella metafora i proiettili con le parole di rabbia che tu non meriti, quello che fa Neo in Matrix è la stessa cosa che può esser utile far anche a te nelle situazioni di cui hai letto ad inizio articolo: fai un respiro profondo, inspira consapevolezza, sii presente in quel momento e ferma quelle parole prima che ti tocchino.
Osservale con un po’ di distacco, poi pensa “questa rabbia non è per me”: non ne sono io la causa o la destinazione.
E in quel momento, come per magia, quelle parole aggressive cadono a terra.
Quella qui sopra è una breve ma profonda esperienza di meditazione immaginativa che può aiutarti a proteggere il tuo lato emotivo. A supporto della tua parte più razionale, inoltre, ti dico che spesso è proprio così: a meno che tu non abbia consapevolmente fatto qualcosa per irritare l’altra persona, capita che le persone si arrabbino con te per motivi loro.
Questi motivi possono essere, ad esempio:
- 1. nel caso più semplice, la persona ha di recente vissuto eventi stressanti e sta sfogando la tensione accumulata
- 2. la persona ha paura e, mossa dalla paura, reagisce attaccando per prima
- 3. la persona ha aspettative unilaterali su di te, cioè ha dei bisogni che non ha esplicitamente espresso e si aspetta tu sappia telepaticamente intuirli e soddisfarli
- 4. la persona proietta su di te il comportamento di altri che, in passato, l’han fatta arrabbiare
- 5. tu, nel tuo esser semplicemente te stesso/a, lei stai facendo vedere parti di lei che ha rinnegato o che non riesce a riconoscere, integrare
Ora che hai letto nel concreto quante possono essere le situazioni in cui qualcuno sia arrabbiato con te senza che tu abbia consapevolmente fatto nulla, ricorda Neo in Matrix: respira, ferma quelle parole prima che ti tocchino o scuotano emotivamente, guardale come lui guardava il proiettile e riconosci che non siano realmente indirizzate a te.
Poi, come per magia, lasciale cadere.
Potrai così vedere l’altra persona nella sua fragile umanità e, con umanità, andarle incontro. 💛🧡
[Questo ed altro ancora puoi visualizzare concretamente (ed ascoltare) nel video 🎥 che trovi in apertura d’articolo: buona visione!]
Nota: articolo originale pubblicato qui.