Novilunio in Cancro: la Gestazione dell’Ombra

dal blog di Loredana  

A pochi giorni dal Solstizio, esattamente mercoledì 29 giugno, ci sarà il primo Novilunio estivo, alle ore 4:52, sotto il segno del Cancro, al grado 7°22’, portando in espansione le energie diffuse nell’importante momento solstiziale.
Un’occasione ideale per depositare un seme, custodire un proposito personale che possa concretizzarsi tra sei mesi, con l’intento inerente ad una delle caratteristiche principali del segno del Cancro, ovvero l’accudimento.

Di cosa dovremmo prenderci cura?

Il Cancro è un segno d’acqua, è collegato all’acqua primordiale, l’acqua di gestazione che contiene ed accompagna verso la vita; ma prima di “venire alla Luce” è necessario un iniziale, fondamentale passaggio di formazione e crescita attraverso il Buio.
Ed infatti questa Luna Nuova si presenta, unita al Sole, in stretta congiunzione con Lilith, la Luna Nera che narra di Parti Oscure e Rinnegate, di Rifiuto e Ribellione.

Lilith rappresenta la nostra Ombra più profonda, quella ripudiata parte di noi che non possiamo, e talvolta non vogliamo, assolutamente vedere ma indispensabile che venga, prima o poi, illuminata, vista e compresa, onde evitare che sia proiettata all’esterno, nelle relazioni (con noi stessi e con gli altri) causando una serie di emozioni distruttive quali disagio, insofferenza, rabbia, frustrazione, ansia o malessere interiore.

Chi era Lilith? Continua a leggere“Novilunio in Cancro: la Gestazione dell’Ombra”

L’importanza del “fare spazio”

Un tempo si credeva che la gran parte delle nostre cellule cerebrali si formasse esclusivamente prima della nascita ma, in realtà, non è proprio così: all’interno della scatola cranica, queste cellule (e le relative loro connessioni, dette sinapsi) si formano e disfano in modo continuo.
Il nostro cervello, pertanto, è un organo in continuo mutamento: in particolare in età adolescenziale avviene una forte ristrutturazione del cervello (in psicologia indicata dal termine “potatura”) per la quale numerose sinapsi vengono “tagliate” affinché, proprio come avviene nella potatura in botanica, possano migliorare specifiche funzioni cerebrali dedite al linguaggio, al movimento, alla memoria, alle emozioni.
Affascinante vero?
Proprio nel momento in cui l’individuo (in questo caso un adolescente) si trova a dover affrontare situazioni di vita più complesse (sappiamo bene quanto l’adolescenza sia una fase dell’esistenza particolare e delicata) il suo cervello rivede la sua struttura: questo concetto, portato su un piano più alto (non per forza fisico), mi fa riflettere su quanto sia importante, talvolta, avere il coraggio e la forza di lasciar andare per accogliere il nuovo.

“…rinunciare all’attaccamento è una buona possibilità per far entrare il nuovo…”

Il nuovo, ovvero quei cambiamenti che spesso spaventano poiché richiedono di abbandonare il senso di sicurezza, i solchi dei nostri automatismi, la zona di comfort a cui siamo tanto abituati: eppure rinunciare all’attaccamento (a situazioni, idee, punti di vista, persone, emozioni) è una buona possibilità per far entrare il movimento, la novità.

A cosa rinunci per timore di cambiare idea?
Quale occasione ti sfugge per rigidità o pigrizia?
Quante opportunità perdi per mancanza di coraggio?

Quando poi a questa mancata “voglia di muoversi” si aggiunge il timore di non essere capace, di non essere all’altezza o di non meritare, si possono sommare altri stati d’animo quali ansia o frustrazione.
Subentra allora l’importanza di cercare sostegno attraverso una relazione d’aiuto che possa intervenire nel far luce, nell’ampliare le prospettive su punti di vista non valutati in precedenza (ad esempio poiché offuscati da emozioni vissute in modo limitante).

L’incontro con un Counselor o un Consulente Relazionale può aiutarti a trovare uno spazio nuovo dal quale osservare la mappa del tuo mondo e, con i tuoi tempi, costruire vie più funzionali per riprendere cammino.

I surrogati dell’Amore

[Link articolo originale]

“Siamo stati amati abbastanza da riuscire a sopravvivere,
ma non abbastanza da sentirci integri”.
Peter Shellenbaum

 

I surrogati a cui si riferisce il titolo dell’articolo sono quelle strategie che inconsapevolmente puoi aver messo in atto se, già nell’infanzia, hai sentito di non aver ricevuto dai famigliari sufficiente Amore: di questi sostituti è importante tu ti faccia consapevole per evitare di restare in una confusione che potrebbe, nel tempo, mettere a dura prova le tue relazioni.

Quali sono, dunque, i due surrogati dell’Amore?

Continua a leggere“I surrogati dell’Amore”

Un viaggio attraverso le emozioni

La maggior parte di noi è stata educata con l’errata convinzione per la quale il provare determinate emozioni sia disdicevole e, di conseguenza, sia opportuno non manifestarle:  un atteggiamento repressivo nei confronti del proprio sentire, a lungo andare, potrebbe però portarti a sentirti inadeguato/a qualora in te prendano forma rabbia, paura, disgusto o altre emozioni  sgradevoli.

“non esiste emozione esclusivamente positiva o negativa:
è semplicemente parte del nostro individuale esistere”

Se consideri invece il vero significato di emozione, ovvero “la risposta psicofisiologica (che coinvolge pensieri  e corpo) ad uno stimolo, attraverso un evento, una situazione, un ricordo, proveniente dall’esterno o dall’interno della persona”, comprendi che non esiste emozione esclusivamente positiva o negativa e ti risulterà più semplice intendere come l’emozione sia semplicemente parte del tuo esistere.
Il passo successivo sarà poi imparare a vedere la parte disfunzionale della manifestazione di quell’emozione per apprendere come sia possibile renderla funzionale al vivere quotidiano: vedere la motivazione celata dietro ad un insorgere estremo di paura, rabbia, gioia o disgusto ti aiuterà a prendere contatto con quella parte di te che non è stata vista, ascoltata, accolta e compresa.

La rabbia (ad esempio) viene considerata spesso negativa, tanto da essere sovente repressa: ma un’aggressività ben incanalata è ciò che rende la persona determinata ed assertiva, capace di ottenere con rispetto ciò che le è stato tolto, in grado di esprimersi nel mondo con la giusta capacità di definire i propri confini, di proteggere il personale punto di vista.  La stessa cosa, naturalmente, potrà avvenire con qualsiasi altra emozione.
Il viaggio alla scoperta delle emozioni, e di come agiscono al nostro interno, è un’opera di grande aiuto e crescita: ti potrà aiutare a vedere quanto, fino ad oggi, sia stato permesso all’emozione di comandare e tiranneggiare, donandoti in seguito la scoperta dei tuoi punti di debolezza e di forza.

Non si tratterà più di cambiare, snaturandosi quanto piuttosto di migliorare, conoscendosi.

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(A proposito di emozioni e di migliorare conoscendosi, qui sotto 👇 un video pubblicato da Enrico che ti invita a riflettere su come tu possa farlo prendendo ispirazione dalla Natura: nel caso specifico, dal Fiore di Loto. Buona visione!)